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SIGLATO ACCORDO PER IL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO TERRITORIALE

SIGLATO ACCORDO PER IL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO TERRITORIALE

24/04/2012 | Siglato l'accordo per la costituzione di un fondo sanitario integrativo territoriale

A.G.C.I. Alto Adide Südtirol insieme alla altre associazioni datoriali e i sindacati hanno firmato due prese di posizione comuni, compiendo in questo modo un importante passo avanti verso la costituzione di un fondo sanitario integrativo territoriale.

I capisaldi di un progetto dall'importante valenza sociale si baseranno su un consenso trasversale di portata davvero ampia.

Il primo documento è un avviso comune con cui le parti sociali firmatarie puntano ad ottenere a livello statale una regolamentazione specifica che favorisca la costituzione di un fondo sanitario territoriale. Il secondo documento è diretto alla politica locale e fornisce le linee guida per la preparazione, l'orientamento e l'applicazione del fondo sanitario integrativo a livello territoriale.

In ambito nazionale esistono diversi fondi sanitari integrativi che offrono prestazioni aggiuntive rispetto a quelle garantite dalla sanità pubblica. Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, tali prestazioni aggiuntive sono in larga parte già offerte dalla stessa sanità pubblica. Un fondo integrativo territoriale potrebbe essere dunque meno costoso, più vicino alla realtà locale e capace di offrire prestazioni aggiuntive legate all'offerta sanitaria pubblica locale, nonché alle reali necessità dei cittadini.

L'obiettivo prioritario nell'istituzione di un fondo sanitario integrativo territoriale deve consistere "nel poter riferire ad una struttura territoriale e non a fondi contrattuali nazionali i pagamenti previsti dai contratti collettivi (a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori, per questi ultimi qualora previsto dalla contrattazione) e senza oneri aggiuntivi". Il fondo sanitario territoriale deve garantire l'erogazione di prestazioni aggiuntive-integrative rispetto agli standard attualmente in vigore e dunque non deve sostituire in nessun caso le prestazioni pubbliche vigenti. Al contempo, "le prestazioni del fondo e la gestione, unitamente agli organi decisionali, saranno preferibilmente organizzati a livello provinciale; la collaborazione e le sinergie a livello regionale si ritengono opportune, garantendo l'uso delle due lingue ufficiali. Le parti firmatarie hanno inoltre chiarito di ritenere interessante la collaborazione, quale partner operativo, con il Centrum PensPlan.

Oltre alla costituzione di un fondo chiuso (rivolto ai lavoratori dipendenti), le parti sociali ritengono che si dovrebbe provvedere anche alla realizzazione di un fondo aperto, utile per estendere a tutti i cittadini la possibilità di aderire a prestazioni aggiuntive in ambito sanitario. Questo punto è stato chiarito nella conferenza congiunta, così come per la costituzione di un fondo aperto è stata sottolineata l'importanza di utilizzare l'esperienza e la capacità organizzativa degli enti mutualistici che ormai da decenni sono attivi in questo ambito. Gli enti mutualistici a cui si dovrebbe ricorrere sono EMVA, Cesare Pozzo, Mutual Help e Wechselseitiger Krankenbedienstverein - Raiffeisen, istituzioni che attualmente assistono oltre 30.000 persone. Proprio per questo gli enti mutualistici citati hanno a loro volta firmato l'accordo.

Le associazioni datoriali firmatarie A.G.C.I. Alto Adige Südtirol, CNA/SVH, Confcooperative Bolzano, Confesercenti Alto Adige/Verband der Selbstständigen Südtirol, Confprofessioni Südtirol/Alto Adige, hds - Unione Commercio Turismo e Servizi, HGV - Unione Albergatori, Legacoopbund, LVH/APA, Raiffeisenverband, Südtiroler Bauernbund, Unternehmerverband Südtirol/Assoimprenditori Alto Adige e le associazioni sindacali firmatarie ASGB, CGIL/AGB, SGBCISL, UIL-SGK si rivolgono ai responsabili politici in carica a Roma ed a Bolzano affinché diano il proprio sostegno alle parti sociali nella realizzazione di un progetto innovativo ed importante come quello di un fondo sanitario territoriale.